sabato 18 dicembre 2010

GRAZIE PIERO


Piero Fassino candidato sindaco a Torino
L'ex ministro scioglie la riserva: «Disponibile alle primarie». Bersani: «Da Piero un gesto generoso» (Corriere.it)


Fassino, onorevole assenteista d'eccellenza, ammiratore di Marchionne con cui inoltre condivide le preoccupazioni per l'assenteismo dei lavoratori (mica il suo), si candida a sindaco di Torino. In tempi di precariato, d'incertezze e di paure per il futuro, Piero Fassino ci dona una certezza: chi non votare di sicuro. Grazie Pierooooo!!!

martedì 22 giugno 2010

FIAT: PARLA "L'ESPERTO"

Tra i vari interventi sulla vicenda FIAT da parte del mondo politico, di notevole interesse è l'intervista a Piero Fassino su La Repubblica:"Marchionne fa il padrone ma l' assenteismo va colpito"; Fassino ci spiega così che "La questione dell' assenteismo non è nata ieri a Pomigliano e per anni e anni il sindacato, e anche la politica, hanno fatto finta di non vedere. E quando si arriva tardi si rischia sempre di pagare un prezzo più alto."

BRRRRRAVOOOO BEEEENEEEEE BEEEEELLOOO BIIISSSSSS

Il buon Piero tra l'altro, in passato aveva elogiato Sergio Marchionne; nel settembre 2007 si disse pronto ad allearsi con lui definendolo "un vero socialdemocratico", giudizio ribadito lo scorso febbraio.

Un dubbio però sorge: stiamo parlando dello stesso Piero Fassino che, qualche annetto fà, secondo statistiche del Il Sole 24 Ore, era riuscito a mancare a 4.178 voti parlamentari, con appena l'89% di assenze? Non c'è che dire, per parlare di FIAT è stato scelto uno dei massimi esperti. Di assenteismo dal lavoro.

mercoledì 26 maggio 2010

CHI RIDE E CHI PIANGE

In fondo in fondo, il caro Presidente Berlusconi aveva ragione a parlare di ottimismo; come dargli torto con Mediolanum che ha QUADRUPLICATO l'utile netto?
"Balza a 66 milioni di euro (+297%) l’utile netto di Mediolanum nel primo trimestre, praticamente quadruplicato rispetto ai 16,6 milioni del periodo gennaio-marzo 2009" (Il Giornale, 14 maggio 2010).

Nello stesso articolo si rassicurano i clienti sull'esposizione limitata di Mediolanum in merito alla crisi greca, "appena" 191 milioni di euro ed addirittura zero per il Portogallo; anche se i 191 milioni possono sembrare una cifra rilevante, non c'è di che preoccuparsi; anche se come ha affermato Berlusconi "lo Stato deve costare di meno" (Il Giornale 26 maggio 2010), un aiutino alla Grecia di appena 5,6 miliardi di euro, ce lo possiamo permettere (Il Giornale 7 maggio 2010) anche se, è da capire se l'aiutino è per la popolazione greca o per le banche e Mediolanum, non è nè l'unica nè la più grande.


"Dietro la crisi greca, ci sono ancora una volta le grandi banche di Wall Street, secondo le stesse modalità che hanno provocato il terremoto dei subprime e il fallimento della Lehman: una truffa contabile realizzata con i derivati. E chi sono le banche coinvolte? La solita Goldman Sachs, vera regina di Wall Street, da cui ranghi sono usciti ben due segretari al Tesoro (Rubin e Paulson) e JP Morgan Chase, che come spiega Massimo Gaggi, è da sempre la banca più vicina al governo americano ed è, ricordiamolo, l’istituto del banchiere più potente della storia degli Usa, David Rockefeller, nonché cantore della globalizzazione finanzaria." (Il Giornale - il blog di Marcello Foa 15 febbraio 2010).Chi sa per quale arcano mistero, in televisione si parla di tanto di crisi ma non si sente nominare quasi per nulla la potente banca d'affari americana Goldman Sachs? Si, la stessa per cui ha lavorato il buon Draghi, il buon Gianni Letta, il buon Massimo Tononi, il buon Alessandro Benetton, il buon Prodi, il buon Monti, etc.; la stessa banca che assieme a Mediaset è uno tre principali azionisti di Endemol, la società da cui vengono acquistati numerosi format trasmessi dalla RAI (Il Giornale 2 maggio 2010); è certamente una curiosa coincidenza che negli ultimi tempi, si siano fatti i nomi di Draghi e di Gianni Letta nel caso di governi tecnici, intanto il nome della Goldman Sachs, gira proprio pochino sulle televisioni italiane, RAI compresa...

venerdì 26 febbraio 2010

FIAT: UNA MAREA DI AIUTINI?


"Quando il 15 marzo del 2004, una troupe del canale tedesco RTL chiese a Giorgio Napolitano (allora Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo) conto del suo rimborso spese per il viaggio aereo che era di 800 euro mentre lui aveva viaggiato con Virgin Express con meno di 90 euro, egli rispose che rispondeva "solo ai contribuenti italiani". Bene.


Sarebbe interessante sapere allora, perchè nel 1996, il Ministero degli Interni retto all'epoca da Giorgio Napolitano* decise di acquistare 1.200 Fiat Marea seguite da altre 1.950 e successivamente altra 1.019 con l'obittivo finale di acquistarne 5.000 (alla fine, la Polizia dovrebbe averne acquistate circa 7.000) a trattativa privata al prezzo unitario "non proprio stracciato" di 50 milioni di lire più iva provocando tra l'altro le ire della Commissione Europea che pretese dal Governo Italiano l'impegno a non farlo più.



La Commissione Europea però, non era stata l'unica a restarci male perchè la Marea, qualche problemuccio lo diede anche agli stessi poliziotti: inizialmente l'abitacolo non era isolato così la sirena suonava anche dentro con risultati facilmente imaginabili, il fascione del lampeggiante, più di una volta si era staccato in corsa, i vetri antiproiettile azzurini, di notte creavano non poche difficoltà alla guida, l'allogiamento della pistola mistragliagliatrice M12 è troppo stretto e spesso e volentieri l'arma si incastra mentre i due posti anteriori non sono abbastanza larghi da consentire l'uso dei giubetti antiproiettile che così restano rinchiusi nel bagagliaio; tra gli optional montati sulle Marea va ricordata la "fornitura radio" per 8 milioni, la cappelliera sagomata per 557mila lire, il portaarmi con bloccaggio elettromagnetico per 367mila lire e la sirena e relativo fissaggio sul tetto per appena 784mila lire (Libero Quotidiano 22/2/2001).


Nel 1997 Enzo Bianco succede a Giorgio Napolitano e dal Ministero parte l'ordine di rifornire tutte le pattuglie di Polizia in servizio autostradale di Fiat Marea Station Wagon, ordine "rimangiato" l'anno successivo specificando che l'acquisto poteva essere fatto anche "indipendentemente dalla marca";

l'Autostrada del Brennjero SpA aveva appena concluso una gara che aveva visto vincere l'AUDI proprio contro la Fiat che oltre a perdere la gara, aveva perso anche il ricorso al Tar; la circolare del Ministero, però, gara o non gara, Tar o non Tar, farebbe assegnare in automatico la commessa alla Fiat. Peccato per la Fiat che il dirigente del settore legale della "Autostrada del Brennero" prende carta e penna e scrive al ministero chiedendo come ci si debba comportare in futuro, se la Marea debba essere l'unica macchina acquistabile e se le società autostradali debbano acquistare un'auto solo per il fatto che lo stesso modello viene acquistato dal Viminale. Passano i mesi e distanza di oltre un anno dalla precedente circolare, nei criteri di scelta del parco macchine, la si fa prescindere dalla "marca della vettura".

Peccato che per la rettifica sia passato tempo; l'oggetto del contendere, era la Fiat Marea SW HLX 2.000cc, 20 valvole, con un prezzo concordato con la "Fiat Auto Var" di 39.500.000 lire più iva.(Il Mattino 24/2/2001)

* da non confondere con Giulio Napolitano, suo figlio,Presidente dell'Organo di vigilanza di Telecom e membro del comitato scientifico di Nomisma SpA, la società di consulenze fondata da Prodi e che vede tra i suoi azionisti illustri nomi dell'economia come Mediolanum SpA, Fiat partecipazioni SpA, PIRELLI & C. REAL ESTATE S.P.A., BNP PARIBAS S.A.(F), MEDIOBANCA - Banca di Credito Finanziario S.p.A.,etc."

Tratto da: http://lirrequieto.blogspot.com/