mercoledì 2 settembre 2009

"CHI VUOLE UCCIDERE LA PIRELLI?"

Indagine sulla crisi di una grande azienda italiana
Fabio Fumagalli - Gianmario Mocera


«Sulla Pirelli si è consumato una sorta di “delitto perfetto” perché tutti hanno preferito girare la testa dall’altra parte,anche quando i fatti erano evidenti.»

"Fino al 1991 la Pirelli è stata una delle grandi multinazionali del nostro Paese. In quell'anno esce di scena Leopoldo Pirelli ed entra in azione Marco Tronchetti Provera. È l'inizio di un processo irreversibile che in due decenni ha portato allo smantellamento dell'azienda: dismissioni, chiusure di fabbriche, cessioni di comparti in attivo, mobilità. Attraverso l'analisi dei bilanci, il racconto dei rapporti tra sindacato e impresa, la denuncia della rete di connivenze politiche che hanno coperto le scelte strategiche del management e della proprietà, Fumagalli e Mocera consegnano ai lettori una vera e propria indagine sul "Caso Pirelli" che mette in luce responsabilità dirette e indirette di Tronchetti Provera, dei vertici del sindacato, delle amministrazioni pubbliche di Milano, dei governi nazionali, delle grandi merchant bank e dei giornali."
Di seguito alcuni passaggi tratti dal libro in questione che devono far riflettere su ciò che è avvenuto e sta avvenendo nel Paese
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"...La vendita all'americana Goldman Sachs dello storico settore dei cavi, per esempio, è un'operazione che non ha alcuna giustificata motivazione industriale. Il gruppo era assolutamente solido ed efficiente, come dimostra ampiamente l'andamento del 2006, perfettamente in grado di essere competetitivo sul mercato e di produrre utili; ciò che è mancatonegli ultimi anni è statoa l'adeguata volontà e attenzione, ma queste erano tutte dedicate, unitamente alle risorse economiche, ad altri obiettivi e cioè l'acquisizione di Telecom Italia. Per questo sono stati sacrificati i cavi e per nessuna altra ragione."

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"L'opinione pubblica non seppe nulla di quanto si stava verificando, nessuno dei mezzi di informazione se ne occupò, non uno dei rappresentanti istituzionali si interessò alla vicenda: sindaco, presidente di regione, di provincia, rappresentanti del governo come dell'opposizione, nulla."

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"Anche sotto il profilo strettamente sindacale c'è da segnalare una certa timidezza, quasi si temesse di disturbare il "manovratore". Si percepiva una sensazione di fastidio a occuparsi di questa azienda nonostante si trattasse di una delle poche multinazionali italiane."
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"I non interventi e la scarsa sensibilità dimostrata dalle segreterie nazionali del sindacato in occasione della vendita del settore cavi nel 2004 è emblematica: la richiesta di incontro con il management Pirelli fu spedita all'azienda dopo che la stessa aveva già annunciato l'avvio delle procedure di vendita a Goldman Sachs."


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"Nel novembre del 2004 siamo riusciti ad avere un colloquio in Camera del Lavoro a Milano con Guglielmo Epifani (il segretario nazionale della CGIL) al quale abbiamo consegnato come RSU un dossier su tutta la vicenda cavi e più in generale sulla vicenda che intrecciava Pirelli e Telecom; avevamo chiesto che la CGIL se ne occupasse e non abbiamo mai saputo nulla"
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"...ci siamo guardati in faccia e avevamo chiara una cosa: eravamo stati sacrificati (o scaricati) anche dal sindacato nazionale. Non c'era alcuna ragione logica perchè non si intervenisse nei confronti di Pirelli chiedendo ragione dell'alienazione di un intero settore industriale, a maggior ragione nel bel mezzo di una campagna condotta proprio dalla CGIL contro il declino industriale del Paese."
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"...Eppure nessuno mosse un dito, Epifani per primo. Allo stesso modo si comportarono le altre organizzazioni sindacali, le istituzioni a qualsiasi livello e i partiti politici; non credo alla casualità, alle coincidenze, credo piuttosto che Telecom Italia sia stata valutata più importante di Pirelli e quindi quel modo di operare stava bene a tutti. Ci hanno rimesso i lavoratori e il Sistema Italia, non certo Tronchetti Provera o altri attori di questa vicenda. Si è accettato di impoverire il nostro Paese perchè il settore cavi opera nel settore dell'energia come delle telecomunicazioni, lavora per ENEL come per le diverse municipalizzate per il trasporto dell'energia nelle case e nelle aziende , si producono importanti supporti per trasmettere dati di telecomunicazione tanto per Telecom che per qualsiasi altro operatore del settore, per esempio le fibre ottiche di Fastweb"

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Si consiglia la lettura di "
Cavi ex Pirelli in borsa, operazione miliardaria" su Panorama.it; il 10 aprile 2007, Borsa Italiana dispone l'ammissione a quotazione di Prysmian S.p.A., "i Joint Global Coordinators dell'operazione sono Goldman Sachs, JPMorgan e Mediobanca. Mediobanca agisce anche nel ruolo di Sponsor e di responsabile del collocamento per l'offerta pubblica in Italia."