giovedì 18 giugno 2009

STIPENDI, ESUBERI, INCAPACI E MENZOGNE



Sulla stampa del periodo, tra le tante dichiarazioni, troviamo anche un'interessante tabella (La Repubblica - 7 maggio 2004) dove tra l'altro si confrontano i costi del personale di Alitalia a quelli di Air France, Iberia e Ryan Air; il costo medio del lavoro, ed è il 2004, era di 1.139 milioni di euro ed incideva per il 23,5% sui costi sostenuti da Alitalia mentre Iberia spendeva per il personale 1.353 milioni con un'incidenza del 28,8% sul totale dei costi; Air France spendeva nello stesso anno 3.856 milioni di euro che incidevano per il 30,4% sul totale dei costi della compagnia d'oltralpe. Appena 92 milioni è il costo del lavoro sostenuto da Ryan Air con un'incidenza dell'11% ma in questo caso si tratta si tratta di una low cost che vola dove si fanno soldi, altro che servizio pubblico e diritto alla mobilità; di queste differenze ne abbiamo già parlato in Analisi Alitalia.


Anche il rapporto tra ricavi e costo del lavoro è a favore di Alitalia poichè i ricavi sono superiori ad 1/3 di quelli di Air France mentre il costo del lavoro è inferiore ad 1/3; certo, ci sono sempre gli "altri costi" che penalizzano Alitalia e rappresentano la metà degli "altri costi" di Air France; saranno dettagli, ma Cimoli trova già un'azienda con un costo del lavoro basso, a parte una ottimizzazione e redistribuzione delle retribuzioni, ci sarebbe stato ben poco (nulla) da tagliare mentre si sarebbe dovuto agire sugli "altri costi".

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