lunedì 12 gennaio 2009

ALITALIA: CREDITORI & CURIOSITA’

Scorrendo l’elenco dei debiti di Alitalia (1), almeno per noi poveri profani di trasporto aereo & finanza, le sorprese non mancano e magari sarà la fretta, sarà la superficialità con cui si scorre l’elenco, davanti a qualche dato non si non si può restare perplessi e, diciamolo pure, non può non scappare qualche ironica riflessione: ad Alitalia non servivano tutti quei manager pagati a peso d’oro e nemmeno tutte le costosissime consulenze esterne ma più semplicemente un intervento dell’Anonima Alcolisti dato che tra aziende vitivinicole, vinicole e liquorifici vari, Alitalia deve ancora scucire qualcosa come 400mila euro e questo potrebbe essere uno (sottolineo "uno") dei motivi per cui da anni si parlava di esuberi assolutamente inesistenti, di bassa produttività ed alto costo del lavoro (infatti il commissario Fantozzi non ne ha parlato più nè nella sua "Relazione sulle cause dell'insolvenza di Alitalia" e nè nella sua ultima intervista pubblicata su L'Espresso dove ha parlato di sprechi e di "Grandeur" (????!!!!).

Uno dei leit motiv ricorrenti è che Alitalia se la sono mangiata ma a questo punto potremmo anche parlare di “Alitalia da bere”, specialmente se aggiungiamo i 574.505 euro che l’azienda deve ancora pagare alla Coca Cola HBC Italia Srl; anche le bollicine possono dare alla testa, specialmente se come asserisce Il Giornale, Alitalia pagava cifre tra i 7,5 ed i 40 euro per bottiglia di Coca Cola che al supermercato costava 85 centesimi.


Oltre all’Alitalia da bere, c’è quella da leggere e qui tra i tanti troviamo il Gruppo Editoriale L’Espresso con un credito di 667.563 euro, RCS Quotidiani S.p.A. con 293.333 euro ed R.C.S. Pubblicità S.p.A. ( e se “spulciamo” tra l’azionariato e sulle partecipazioni rilevanti, ci ritroviamo tra gli altri Banca Intesa, Benetton e Mediobanca) con 202.011 euro; Il Sole 24 Ore S.p.A. è a quota 179.251 euro, la Società Europea di Edizioni S.p.A. (Il Giornale), Mondatori Pubblicità a 83.238 euro, Libero Coop.va Editoriale Libero a 68.149 euro, La Stampa -Industria Grafiche S.p.A. a 29.754 euro, Il Messaggero S.p.A. si scende a 15.069 euro ed Il Tempo S.R.L. ad appena 589 euro.
Bisogna ammettere che un dubbio è sorto: questi “soldini” alla carta stampata, sono dovuti per pubblicità o per i quotidiani che venivano distribuiti sugli aeromobili? I crediti vantati da RCS Quotidiani S.p.A e da R.C.S. Pubblicità S.p.A fanno ipotizzare ad entrambe i motivi.

Tra i creditori troviamo anche Obiettivo Lavoro S.p.A. con 11.911 euro e c’è una certa curiosità di sapere cosa riserva in futuro il trasporto aereo italiano a questa società.


Il piatto forte però sono però le banche e le sorprese per chi è profano non mancano di certo e di seguito ne riportiamo qualcuna:
Mediobanca è a quota 39.391 euro, Unicredito Italiano S.p.A. 1.223 euro, Banca Intesa 1.118 euro Banca di Roma s.p.A. 152 euro, il Monte dei Paschi di Siena è a quota 143 euro, l’Istituto Bancario di Torino S.p.A. 91 euro, la Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. 78 euro, la Banca d’Italia 65 euro, Banca Finnat Euramerica S.p.A. e Citybank N.A. sono a quota 52 euro, Bibop Carire S.p.A. (gruppo Unicredit) 39 euro, la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza a 26 euro, il Banco di Sicilia S.p.A. a 13 euro, il Banco di Desio e di Brianza a 12 euro

Se stanno così le cose e se consideriamo che il “salvataggio” di Alitalia costa agli italiani qualcosa come 100 euro a cranio, vuol dire che io che scrivo, tu che leggi e quei pirla che vengono a curiosare dentro al mio pc (2),
spendiamo per il “salvataggio” (requiem per la compagnia di bandiera, il salvataggio è per "altri") più di quanto la stessa Alitalia debba alla maggior parte delle banche.


(1) Relazione sulle cause dell’insolvenza - Allegato 6 – Stato passivo ed elenco creditori di Alitalia Linee Aeree Italiane SPA

(2) n.b. non sono "attratto dai maschietti", si valutano sorelle, mogli e figlie!

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