sabato 4 ottobre 2008

CATTIVI PAGLIACCI



Sui “teneri” commenti su Alitalia ed i suoi lavoratori ci si potrebbe fare un bel libro; quanta “dolcezza”, quanto “affetto” espresso da giornalisti, politici, opinionisti ed “esperti”più o meno blasonati; quanto odio, fango e disprezzo è stato gettato sui lavoratori; accuse ed insulti pesantissimi fondati sulle solidissime basi del passaparola, del si dice e su dati presentati a proprio piacimento o convenienza; dallo “scandalo” del giorno di riposo di 33 ore consecutive agli stipendi dei piloti alla consistenza degli equipaggi per non parlare degli sprechi di uffici inutili ingolfati da personale pagato a peso d’oro, dei lussuosi alberghi scelti per gli equipaggi, della modifica del logo a 520mila euro, della Coca Cola a 40 euro alla bottiglia e via discorrendo.

Assodate le scandalose balle sugli
esuberi, sulla produttività e sul costo del lavoro, sarebbe interessante sapere che c’azzecano i dipendenti con la scelta degli alberghi e dei fornitori in generale e coi piloti in particolare che hanno si la responsabilità di aver tutto sommato chiuso gli occhi mentre le retribuzioni di migliaia di colleghi venivano massacrate e ridicolizzate scendendo ai livelli di povertà; da molto tempo avrebbero già dovuto inchiodare gli aerei a terra come nel corso degli anni hanno fatto i colleghi di Lufthansa o di Air France. Va obiettivamente ricordato però, che i piloti sono soggetti a visita medica e per restare a terra con tutte le conseguenze del caso, almeno il tempo di un ricorso, non ci vuole molto.

Certo gli stipendi dei piloti sono alti, almeno rispetto agli stipendi della stragrande maggioranza degli altri lavoratori di Alitalia ed italiani in generale, più bassi rispetto ai piloti delle altre compagnie estere di riferimento. Quale migliore capro espiatorio se non i piloti? Che poi dietro a quegli stipendi ci sia quotidianamente la responsabilità di centinaia di vite e di aerei del costo di svariate decine di milioni di euro, sono dettagli che era meglio non sottolineare così come è stato ritenuto opportuno glissare sul costo del lavoro in Alitalia in
generale.

Evidentemente non era il caso di ricordare nemmeno che a decidere come spendere i soldi sono stati quei dirigenti le cui responsabilità, grazie alla modifica della Marzano, sono “poste a carico esclusivamente della società” (
D.L. n. 134 del 28 agosto 2008, art. 3, comma 1); a pagare per le strategie palesemente fallimentari e suicida così come per le oculate scelte dei fornitori, grazie alla sinistra riforma, non saranno i responsabili che pressoche unanimemente, i media hanno ritenuto opportuno non disturbare e nemmeno ricordare.

Ce lo ricordiamo noi però e faremo di tutto per ricordarlo agli altri; a proposito, ma cosa ne pensa il buon Brunetta? E chi sa cosa ne pensa il Ministro Tremonti, che da buon azionista di maggioranza, come i suoi predecessori, nella vicenda Alitalia è stato pressoché latitante; perché gli azionisti di maggioranza, Padoa Schioppa prima e Tremonti dopo, nella gestione della vicenda Alitalia, hanno delegato rispettivamente il sottosegretario all’economia Massimo Tononi ed il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta?
Non era forse argomento che meritava maggiore e diretta attenzione da parte dei ministri azionisti?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

permettete un precisazione sui riposi di 33 ore
significa che se oggi sono stato di riposo ieri dovevo rientrare entro le 23,00 e domani posso ripartire non prima delle 06,00
un qualsiasi impiegato avrebbe finito alle 18,00 e si sarebbe ripresentato al lavoro alle 08,00 avvero 38 ore dopo. Informarsi prima di scrivere cazzate
grazie
p.s. nel caso cercate flight time limitation

Gemini ha detto...

Una segretaria in genere stacca alle 19:00 del venerdì e torna a lavoro alle 09:00 del lunedì; fanno 62 ore di riposo di fila e, questi paragoni ci sono in un altro post del blog:
http://pensieroperaio.blogspot.com/2008/09/disinformazja-alitalia.html

Se "scandalo" era scritto tra virgolette, c'era un motivo, no? Vero è che anche fregnaccia ci scappa ogni tanto ma è anche vero che le fregnacce si possono pure segnalare.
Ps. prego non usare certi termini, ci possono leggere anche donne e bambini.